giovedì 12 gennaio 2012

A caval donato...e basta donar cavalli, grazie!

Bene,  adesso anche le feste ce le siamo tolte dai piedi, brindare abbiamo brindato, regalare abbiamo regalato, è tempo di andare avanti.
Prima però urge sbarazzarsi della zavorra, di tutti quei brutti ricordi che ci portiamo dietro dall'anno passato e, con tutta probabilità, quelli più devastanti sono collegati a regali ricevuti da parenti, amici e conoscenti vari, regali che nel 99% dei casi sono robe orrende, inguardabili, inutili, quando non effettivamente dannose.
Vediamo di fare qualche esempio tratto dalla mia personale e tragica esperienza: cosa ne dite di un bellissimo portafoglio di pelle nera lucida lungo quanto una cassa da morto e con lo stesso livello di allegria? O del porta candele marrone scuro pieno di candele profumate alla vaniglia, notoriamente profumo cariogeno e stomachevole che ancora non hanno messo al bando solo per le ingenti mazzette che mani misteriose distribuiscono copiosamente alle nostre spalle? Per non parlare della spazzola/specchio da borsetta con decori in argento a rilievo che ho ricevuto per ben due volte consecutive dalla stessa persona, che evidentemente mi conosce bene, considerando che io non mi trucco e non mi viene mai in mente di pettinarmi. Insomma, nella vita di ognuno di noi ci sono momenti difficili che, volenti o nolenti, lasciano un segno profondo nella nostra psiche e l'unico modo per venirne fuori è adottare un approccio diverso, laterale. Ragion per cui a ridosso delle feste ho fatto un giro per i negozi e fotografato alcuni oggettini che ora vi sottopongo. Salvateli sul vostro pc e quando vi capiterà (e vi capiterà) di ricevere un dono orrendo che dice a chiare lettere che l'autore non ha pensato a voi neanche per un momento, o peggio, che puzza lontano un chilometro di regalo riciclato, guardateli e consolatevi pensando che poteva andarvi peggio. Oppure, se siete sadici, potete trarrne ispirazione per i vostri prossimi cadeaux.


Un piccolo investimento che potrebbe avere un ritorno inaspettato: l'enorme conchiglia placcata in argento da regalare come fermaporta per la casa al mare della nonna stronza, nella speranza che inciampi nell'orrore e tiri le cuoia così finalmente si eredita.













Qui non c'è che l'imbarazzo della scelta, consiglio in particolare il candelabro da regalare a quelli che sapete fissati con la pulizia e che inevitabilmente ne cadranno schiavi, trovandosi alle tre di notte con uno spazzolino in mano a lucidare quella pieghina maledetta che si ossida sempre.

L'alzatina merlettosa porta cupcake vedrò di regalarla prima o poi alla Clodia che sono certa apprezzerà. Forse girata a testa in giù potrebbe fare da porta ombrelli, chissà.





Il regalo ideale per un amante dei cani, dei diademi e delle collane di perle. Se posso fare un appunto, mentre il davanti del cane è agghindato che pare un lampadario, il didietro risulta un po' misero, io avrei aggiunto un dettaglio, che so, un tutù rosa.









Ideale per l'uomo cacciatore, magari un po' avanti negli anni; l'unica cautela da adottare quando si regala un bastone da passeggio con testa di elefante è assicurarsi di essere a un buon metro e mezzo dal destinatario nel caso questi decidesse di esprimervi fattualmente la propria opinione in merito al grazioso oggettino (evitate in particolar modo la proboscide che ha l'aria tagliente).

5 commenti:

  1. se mi avvicino al mio cane con diadema e collana , sicuramente mi sbrana . Tra gli oggetti piu brutti mai visti

    Francesco

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  2. ...ti sei salvata per il rotto della cuffia non nominando nessun mio regalo :D

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  3. Franceso il tuo cane lo voto tutta la vita! :)

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  4. Io ho un rapporto ambivalente col profumo alla vaniglia. Quando una mia ex si metteva le cremine alla vaniglia dell'Erbolario non era male, ma una volta sono stato chiuso una settimana in un ufficio insieme ad una confezione di tè alla vaniglia e stavo per ordinare una maschera antigas su Ebay.

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  5. Ti capisco. Il mio rapporto difficile con la vaniglia risale ai tempi dell'università; un giorno in preda a febbre alta, pur di tornare a casa ho accettato il passaggio di una compagna che aveva appena aperto nella sua panda (un ridottissimo spazio vitale)un arbre magique alla vaniglia. Non mi sono mai ripresa.

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